AGROPOLI - Miglioramento del sistema di accessibilità e di
trasporto verso il Cilento, attraverso il potenziamento dell’asse
Battipaglia-Agropoli con la creazione di una variante alla statale 18, per
favorire lo sviluppo nel settore turistico. Il sindaco di Agropoli Franco
Alfieri scrive al sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture e ai
Trasporti Vincenzo De Luca, delineando possibili soluzioni da attivare in
sinergia tra enti locali e governo nazionale al fine di garantire condizioni di
crescita per l’area cilentana.
«Il Cilento è un territorio davvero sorprendente – scrive il
sindaco di Agropoli Franco Alfieri - con enormi potenzialità di sviluppo in
particolare nel settore del turismo. Esiste però un elemento di inadeguatezza
che, in maniera evidente, rischia di frenare lo slancio in avanti avviato: il
sistema di accessibilità e di trasporto. È assolutamente indispensabile, oggi,
dare carattere di priorità ad una strategia per la mobilità basata sull’integrazione
tra reti locali e nazionali e fra i diversi modi di trasporto, nell’ottica
della intermodalità, attraverso l’uso equilibrato della sinergia strada,
ferrovia, acqua e aria. La mancanza di questa strategia rappresenta una
criticità che, se non adeguatamente ed immediatamente risolta, rischia di
scoraggiare il circolo virtuoso innescato con tanti sacrifici da istituzioni
pubbliche e investitori privati, arrecando pregiudizio al Cilento e a tutto il
territorio provinciale e regionale».
«Alcune soluzioni sono da tempo sottoposte all’attenzione
delle Istituzioni coinvolte – continua Alfieri - Mi riferisco al potenziamento
dell’arteria stradale Battipaglia-Agropoli, con la creazione di una variante
alla SS 18, da sempre caratterizzata da un congestionamento del traffico su
gomma che allunga i tempi di arrivo nel Cilento rendendo inadeguato anche il
collegamento con l’Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Questa importante
infrastruttura compare già nelle programmazioni dell’Anas. Si tratta di un percorso
complesso ma fattibile. Credo, però, sia giusto riconoscere a queste antiche
terre il protagonismo che meritano e, anche nelle scelte strategiche per il
Mezzogiorno, valorizzarle con progetti ambiziosi, capaci di supportarne
realmente lo sviluppo. Valutare questa possibilità potrebbe rappresentare una
svolta reale per il futuro del Cilento e non solo».
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