AGROPOLI – Numerosi i commenti dopo che nell’incontro di
questa mattina si è deciso per la non chiusura dell’ospedale almeno fino al 15
settembre.
Il primo a commentare è stato il consigliere regionale Gianfranco
Valiante: “E’ stata accolta la proposta. L’ospedale di Agropoli non chiuderà. Inoltre
– informa Valiante – la Regione Campania si è impegnata a valutare la piena
valorizzazione e riqualificazione del nosocomio accogliendo in pieno tutte le
nostre proposte. Dunque, l’ospedale di Agropoli non chiuderà ma sarà rafforzato
e migliorato. Esprimo viva soddisfazione per questa decisione – sottolinea
Valiante – si tratta di un provvedimento di buon senso”. Per il consigliere
regionale del Pd, la chiusura dell'ospedale avrebbe creato gravissimi problemi
al territorio cilentano: “La chiusura – chiosa Valiante – non avrebbe garantito
il diritto alla salute alla popolazione che nel periodo estivo raggiunge un
milione di potenziali assistiti”.
Il consigliere regionale Giovanni Fortunato ha invece
sottolineato: “L'incontro avuto presso la delegazione di Policastro Bussentino
è stato di buon auspicio per l'intero Cilento: siamo i portafortuna dell'intero
territorio. Ha dunque vinto il buon senso del presidente Caldoro e per Agropoli
e per l'intero Cilento si è trovata una soluzione, frutto anche e soprattutto
del buon esito del confronto avviato in questo fine settimana. Adesso mi auguro
tacciano gli autori dello sfascio - ha aggiunto Fortunato - quegli uomini del
Pd che avevano deciso la chiusura con il decreto 49 e che negli anni hanno
pensato solo alle clientele e non alla salute dei cittadini. Taccia chi ha
causato i problemi - conclude l'esponente del Gruppo Caldoro Presidente - per
pudore e per rispetto dei cittadini”.
Chiamata in causa con una nota risponde la segreteria
provinciale del Partito Democratico: “La capacità di reazione e di iniziativa
messa in campo dal Pd sulla vicenda dell'ospedale di Agropoli é l'effetto della
forza delle posizioni della segreteria provinciale, del nostro rendere
espliciti i punti di dissenso con Caldoro e con il Pdl. Abbiamo chiamato tutti
alle responsabilità che derivano loro da incarichi e onori, a cominciare dai
nostri, a scrivere meno e a fare di più, perché il tempo della correttezza e
della neutralità istituzionale deve finire. Senza un piano di emergenza-urgenza
sperimentato, alle porte della stagione estiva, sarebbe stato sconsiderato
perseverare nell'intento di chiudere una struttura senza dare garanzie ai
cittadini. Non finisce qui perché abbiamo chiesto l'immediata convocazione di
un'assemblea dei sindaci della provincia di Salerno, con all'ordine del giorno
i ritardi dell’Asl e il malgoverno, l'emergenza sanitaria e ospedaliera”.
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