SALERNO - Occhi puntati questa mattina, alle 12, sull’incontro
tra il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e una delegazione di sindaci con il
Governatore della Campania Stefano Caldoro. Il tema all’ordine del giorno è la
chiusura dell’ospedale di Agropoli che ieri mattina ha portato oltre 500
cittadini a protestare nel Capoluogo dinanzi la sede dell’Asl e i sindaci a
occupare ad oltranza la stessa direzione.
I 18 primi cittadini che hanno continuano a oltranza l’occupazione
visto che in una nota hanno confermato la richiesta al commissario ad acta per
il piano di rientro della sanità Caldoro ed al direttore generale Asl Squillante
di rinviare la chiusura dell'ospedale in considerazione della mancata
sperimentazione dello Psaut e del sistema di emergenza urgenza che dovrebbe
essere implementato dal 20 giugno. tale sistema non garantirebbe il diritto
alla salute alla popolazione che nel periodo estivo raggiunge un milione di
potenziali assistiti. I presenti all’occupazione sono: Gianfranco Valiante e Dario
Barbirotti (consiglieri regionali); Sabrina Capozzolo, Silvia Giordano e Michele
Ragosta (parlamentari); Alfieri, Lamaida, Paolillo, Spinelli, Radano, Voria, Piccirilli,
Palumbo, Parente, Annunziata, Serra (sindaci); Torrusio, Guariglia, Valente, Oricchio
(delegati sindaci).
Nel corso della serata di ieri è già arrivata una prima
risposta alla protesta da parte del Governatore Caldoro che ha detto: «Dire che
si chiude l'ospedale di Agropoli è superficiale, semmai si valorizza per farne
un punto di riferimento per i cittadini. Ho sempre detto - ha spiegato Caldoro
- che la salute del cittadino è una cosa seria e che bisogna discutere nel
merito. Il merito è che il cittadino di Agropoli ha bisogno di una buona sanità
e non dell'ospedale più vicino, che fa tutto e male, ma dell'ospedale giusto. Secondo
me - ha aggiunto - Agropoli verrà potenziato, con un Psaut rafforzato e con i
servizi che vengono previsti in quel plesso. Oggi, invece, se guardiamo i dati
non è così, i cittadini scelgono altro. Quando hanno bisogno di un ospedale
hanno già fatto la loro scelta. Il nostro intento è valorizzare quella
struttura - ha concluso Caldoro - nessuno pensa di fare sulla pelle dei
cittadini una questione legata al conto economico, questo non esiste».
Sulla questione è intervenuto pure il presidente della
Provincia Antonio Iannone: «Sono contrario alla chiusura dell'Ospedale di
Agropoli e ne ho parlato già mesi fa con il manager Squillante che, suo
malgrado, deve applicare una disposizione come ribadito dal Tar. Lo sfascio
della spesa pubblica per la sanità determinata da precedenti gestioni politiche
regionali e le decisioni di taglio intraprese dal governo Monti si tramutano
oggi in questi effetti. Quando il presidente Caldoro denunciava un
atteggiamento del governo che non considerava il gravame di debito che avrebbe
fatto crollare il servizio in Campania – aggiunge - i consiglieri regionali
d'opposizione tacevano invece di rafforzare la posizione in favore del diritto
alla salute dei nostri cittadini: l'Asl di Salerno ha ricevuto un taglio
spropositato e nessuno dei masnadieri che parlano oggi si è adoperato per fare
fronte comune. Lavoriamo con serietà per salvare la struttura di Agropoli, ma
senza sterili strumentalizzazioni politiche».
Ieri mattina da via Dalmazia lungo via Nizza in marcia con
in testa le fasce tricolore hanno bloccato il traffico per arrivare alla sede
dell'Asl. Un territorio intero privato del diritto alla salute. "Un saluto
alla salute" si legge su un cartellone. "L'ospedale non è uno spreco
ma una necessità" su un altro. Ma è quando il corteo raggiunge l'ingresso
della azienda sanitaria che la tensione sale. Il malore di un uomo agita tutti
i manifestanti. Qualcuno prova a forzare il cordone delle forze dell'ordine per
varcare la soglia e salire in direzione. Dopo poco sono i sindaci a lasciare il
presidio e raggiungere i piani alti per essere ricevuti dalla direttrice
sanitaria Anna Luisa Caiazzo. Alla fine viene letto un documento nel quale si
chiede che la chiusura sia rinviata almeno al 15 settembre.
Intanto, per lunedì 17 giugno prossimo, è stata convocata
una riunione da parte del subcommissario alla Sanità della Campania, Mario
Morlacco, per valutare la possibilità, appunto, di rinviare la chiusura del
plesso agropolese dopo l'estate.
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